Rita Rucco
è nata a Lecce, dove vive e lavora. Laureata in Filosofia,
è docente di Lettere presso l'ITC "A. Olivetti"
Ha pubblicato SENSI traVERSI per Agorà (LE) con cui ha
vinto il primo premio "Città di Fucecchio",
(FI), fondazione Montanelli, 2008. Ha pubblicato SENSI di
VERSI per IL FILO, 2008, (ROMA), partecipando con successo
di critica alla fiera del libro di Roma, di Francoforte, di
Guadalajara. Vincitrice, con la stessa silloge, del premio "Parole
e poesia", 2010 (MO), "In Lapis" 2010 (BG), "Voci
2010" (Mestre).
Ha ricevuto numerosi secondi e terzi premi e riconoscimenti
per la poesia inedita e la narrativa.
È inserita in Antologie letterarie nazionali con opere
premiate: I Giardini dell'anima, Roma 2007, Ad
Haustum Doctrinarum, Napoli 2007 e 2008, Borgo Ligure,
La Spezia 2008, Poesiaèrivoluzione, Palermo
2010, Antologia 2010, Martinsicuro.
Ha ultimato la terza silloge poetica a completamento della trilogia.
Cura un laboratorio di scrittura creativa. Si occupa di recensioni
letterarie di scrittori contemporanei. Ha recentemente realizzato
conferenze sulla poesia di Rina Durante e Alda Merini.
Il
primo gioco con cui Rita ammicca il lettore è quello
delle parole che trascendono, si trasfigurano, si mescolano,
si confondono: una prima lettura è quella di una scrittura
formale da cui si entra nei significati.
Le parole diventano sensi profondi in cui si legge un grande
desiderio di espandere il proprio amore e di parteciparlo agli
altri.
Poesia che raccoglie sogni, in cui le attese si reificano per
diventare parola e carta.
È un gioco centripeto in cui il poetare è una
felice unità tra l'intuito e l'essere superando la dicotomia
tra spirito e materia.
È
una poesia un po' Zen , che fa parte dello spirito Zen: farsi
vaso per accogliere e raccogliersi; è una poesia molto
femminile in cui Rita si raffigura nuda come una nuova Eva.
Flavia Weisghizzi, critico letterario