Laura Marchionni

Laura Marchionni nasce a Roma il 24 Agosto 1967 dove vive tuttora con il marito e i suoi due figli. Con Aurelia, il suo primo romanzo, vince il terzo premio al concorso letterario internazionale “Città di Martinsicuro” 2009.

Aurelia di Laura Marchionni

Recensione a cura di Emanuela Fabbri

 

In una città, Ostia, dominata dai colori del mare, Aurelia, protagonista e voce narrante del romanzo, è una bambina che si fa adulta all’ombra del lutto paterno. L’evento segnerà per sempre la vita di chi è rimasto; la madre cercherà di tenere insieme la famiglia mentre i figli crescono, ognuno nella loro sofferenza, prendendo le strade della vita. Aurelia reagisce al dolore con la durezza e il rifiuto, un’apparente serenità che in verità la getta in un tormentoso silenzio mentre guarda la sorella più piccola, Maria, prendersi tutto lo spazio del mondo nel tentativo di riempire un vuoto che tutto divora e nulla restituisce. Nell’altalena di domande orfane e di vecchi nodi insoluti, Aurelia si troverà ad affrontare nuove sfide e ricordi dolorosi, si aggirerà in cerca di risposte rendendosi infine conto che a tutto era stata già data una risposta. Sarà la spiritualità e la ricerca di se stessa, continua e ostinata nel placido trascorrere del tempo e negli eventi di una famiglia separata dai luoghi ma vicina nello spirito, a restituirla infine ad un mondo di colori e di luce.
“Non potevo sapere all’epoca di quanto grande fosse l’universo e di quanto forte fosse il potere delle parole, che non si disperdono nell’aria, ma finiscono in luoghi precisi, pronte a mettere in moto ingranaggi diversi affinché arrivino a noi le risposte giuste.”
Questa è una storia sulla ricerca; ricerca del passato, che perdona e che viene perdonato, della spiritualità in ogni sua espressione come faro e punto di riferimento, del senso di ognuno nel lento passare del tempo. Aurelia in tutto ciò cerca un senso alla sua vita, senza rivoluzioni o strappi, ma a piccoli passi, magari sui pattini la domenica mattina, senza perché urlati ma con sincero sguardo curioso su ciò che la vita può offrire e su ciò che l’uomo ha tentato di capire di essa.
Si pone domande così grandi da non poterle contenere, si aggrappa ad un dolore che non vuole riconoscere ma che infine riesce a liberare. Trova finalmente la sua dimensione e i pezzi del puzzle di una vita ritrovano fiduciosi il loro posto.
Scritto con stile semplice ma efficace il romanzo scorre leggero e armonioso. In punta di piedi, proprio come Aurelia, il lettore fa capolino nelle vite dei personaggi, scoprendo quanto la vita quotidiana di ciascuno di loro e quindi di noi, possa essere un’avventura straordinaria se vista con gli occhi giusti; quelli di Aurelia.


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