Aurelia
di Laura Marchionni
Recensione
a cura di Emanuela Fabbri
In
una città, Ostia, dominata dai colori del mare, Aurelia,
protagonista e voce narrante del romanzo, è una bambina
che si fa adulta all’ombra del lutto paterno. L’evento
segnerà per sempre la vita di chi è rimasto; la
madre cercherà di tenere insieme la famiglia mentre i figli
crescono, ognuno nella loro sofferenza, prendendo le strade della
vita. Aurelia reagisce al dolore con la durezza e il rifiuto,
un’apparente serenità che in verità la getta
in un tormentoso silenzio mentre guarda la sorella più
piccola, Maria, prendersi tutto lo spazio del mondo nel tentativo
di riempire un vuoto che tutto divora e nulla restituisce. Nell’altalena
di domande orfane e di vecchi nodi insoluti, Aurelia si troverà
ad affrontare nuove sfide e ricordi dolorosi, si aggirerà
in cerca di risposte rendendosi infine conto che a tutto era stata
già data una risposta. Sarà la spiritualità
e la ricerca di se stessa, continua e ostinata nel placido trascorrere
del tempo e negli eventi di una famiglia separata dai luoghi ma
vicina nello spirito, a restituirla infine ad un mondo di colori
e di luce.
“Non potevo sapere all’epoca di quanto grande fosse
l’universo e di quanto forte fosse il potere delle parole,
che non si disperdono nell’aria, ma finiscono in luoghi
precisi, pronte a mettere in moto ingranaggi diversi affinché
arrivino a noi le risposte giuste.”
Questa è una storia sulla ricerca; ricerca del passato,
che perdona e che viene perdonato, della spiritualità in
ogni sua espressione come faro e punto di riferimento, del senso
di ognuno nel lento passare del tempo. Aurelia in tutto ciò
cerca un senso alla sua vita, senza rivoluzioni o strappi, ma
a piccoli passi, magari sui pattini la domenica mattina, senza
perché urlati ma con sincero sguardo curioso su ciò
che la vita può offrire e su ciò che l’uomo
ha tentato di capire di essa.
Si pone domande così grandi da non poterle contenere, si
aggrappa ad un dolore che non vuole riconoscere ma che infine
riesce a liberare. Trova finalmente la sua dimensione e i pezzi
del puzzle di una vita ritrovano fiduciosi il loro posto.
Scritto con stile semplice ma efficace il romanzo scorre leggero
e armonioso. In punta di piedi, proprio come Aurelia, il lettore
fa capolino nelle vite dei personaggi, scoprendo quanto la vita
quotidiana di ciascuno di loro e quindi di noi, possa essere un’avventura
straordinaria se vista con gli occhi giusti; quelli di Aurelia.
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