Giustino
Di Celmo - Memorie cubane e non solo
Recensione del romanzo
Seguendo fatti realmente accaduti, si ipotizza un possibile diario
di Giustino Di Celmo, che, a partire dalla tragica morte del figlio
Fabio, vittima di un attentato all’Avana, decide di mollare
tutto e di vivere a Cuba. Testimone diretto delle difficoltà
che i cubani devono affrontare ogni giorno, subirà un radicale
cambiamento interiore, dal suo consapevole miope egoismo, alla
scoperta di nuovi rapporti interpersonali e di un diverso sentire
sociale.
Si scopre ammiratore delle missioni internazionali cubane, ricercatore
attento di cause ed effetti, non solo riguardanti il tragico evento
familiare, ma anche di fatti, apparentemente lontani, che legano
eventi internazionali fino a spiegarne la loro valenza geopolitica.
Arriverà così ad un’analisi serrata di accadimenti
anche italiani che, prima, mai avrebbe posto al centro dei suoi
interessi.
S’impegna nella campagna internazionale per la scarcerazione
dei Cinque, gli agenti cubani ingiustamente detenuti in Florida
dal 1998, in un crescendo di amore verso Cuba cui, come ogni vero
amico, non risparmia doverose critiche. Rappresenta il protagonista
ideale per far conoscere ad un pubblico generalmente disinformato
e, suo malgrado, pieno di pregiudizi, fatti e ambientazioni della
società cubana contemporanea, riflettendo sul pensiero
corrente, che privilegia la “libertà” anteponendola
alla “giustizia”, nella supina accettazione di una
scala di priorità manovrata secondo le convenienze e le
situazioni contingenti del Primo Mondo.
Nel tentativo di elaborazione del lutto filiale, è costretto
a chiedersi continuamente perché, formulando domande e
analizzando risposte, in una ricerca che si fa quasi maniacale,
ma che lo porterà ad accrescere spirito critico e consapevolezza.
L’ultimo capitolo è una scommessa. In punto di morte,
Giustino disegna alcune linee di tendenza geopolitica, in un futuro
possibile: dal rifiuto progressivo dei classici Enti finanziari
internazionali (Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale)
da parte di un numero crescente di Paesi, alla nascita di altri
(Bancosur, Finanza islamica) e di nuove monete sovranazionali
(sucre, dinaro d’oro), da inediti blocchi regionali, fino
al ridisegno del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, con membri
permanenti più rappresentativi. Cadrà progressivamente
anche l’embargo a Cuba, più per la pressione interessata
delle lobbies statunitensi e i diversi assetti internazionali
che per ansia di giustizia. I Cinque saranno scarcerati ma Cuba
dovrà affrontare la mutata situazione internazionale e
ulteriori sfide.
La postfazione riconduce il lettore alla realtà, aggiornandolo
sulla presenza di Giustino Di Celmo all’Avana, sugli ultimi
processi ai responsabili materiali degli attentati del 1997, su
quello farsa a Luís Posada Carriles, sugli odierni isterismi
di Miami, sulla situazione dei Cinque.
|