“Al
realismo che in ginocchio chiese in sposa la poesia,
a Carlo e Lucia, e alla loro tenera inconsapevolezza.”
Il
silenzio
Vulcani di Musica e Poesia
Silenzio
Abbandono immenso al senso di quel canto
un tremulo spartito condiviso
nel fugace svolgersi di un tango
languido e maestoso un
momento
scritto e già strappato
e come un nastro sgualcito
riavvolto
accarezzato
e affidato all’Infinito.
Silenzio
o inespresso amor d’un menestrello
Vibrante di pensieri
non avvezzi ad involarsi
Muti e implosi,
Pensieri per me.
Silenzio,
sapore dolce, così appagante sostanza,
Balsamo di un’Assenza
che non guarisce più.
Silenzio,
ora è un pianto
E tu stesso,cantore,non t’accorgi
E ogni nota una lacrima
Ogni lacrima un pensiero
Non più per me.
Silenzio
è il ritornello di un Volo di gabbiano,
O l’Indaco di un’Onda che Attende l’imbrunire.
Ineludibile
sottofondo
giunto fin lì, dove il mio cuore s’asciugava al sole
a parlarmi di te
gridandomi assordante la tua presenza che non c’è.
Insolubile
Silenzio
Le mie emozioni lente s’adagiano sul tuo nome
Come madidi petali su di una landa rarefatta e materna.
E la mia
anima già intesse un inatteso embrione di poesia.
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